Art and the Cities è il mio blog personale e canale Youtube di arte e viaggi. O meglio di viaggi d’arte. Non vi parlo solo di storia dell’arte ma anche di viaggi, musei, gallerie, mercato dell’arte, storie d’amore, libri, mostre e tanto altro.
» blog: []()
» instagram: []()
A presto,
Clelia

Lista prodotti Amazon consigliati: []()

Potrei ricevere una piccola commissione per gli acquisti effettuati tramite i link di affiliazione ai prodotti consigliati 😊 Grazie per il supporto!

Per capire i retroscena dell’organizzazione della collezione permanente di un museo contro quella di una mostra temporanea dobbiamo fare un attimo un passo indietro e rivedere insieme gli scopi del museo.
Un museo secondo l’ICOM è infatti “un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società, e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali ed immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, e le comunica e specificatamente le ESPONE per scopi di studio, educazione e diletto”.
Uno degli scopi principali ufficiali che ogni museo al mondo deve avere è l’esposizione delle proprie opere. Quando quindi visitiamo un museo quello che andiamo a scoprire sarà la sua collezione attraverso un percorso pensato e organizzato da un curatore.

Esposizione permanente significato
La collezione permanente è quindi senza ombra di dubbio l’esposizione permanente delle opere del museo. Permanente non vuol dire per forza che rimane sempre uguale a se stessa ma che è realizzata con le opere che sono di proprietà del museo o in prestito per un periodo lungo a volte anche decenni. Quindi tornando in un museo dopo 2-3 anni troveremo nel suo percorso espositivo della collezione permanente probabilmente lo stesso Monet o lo stesso Rothko che avevamo visto tempo prima.

Esposizione temporanea significato
Ma se sia i grandi che i piccoli musei hanno la loro collezione e tutti gli impegni che ne derivano: organizzazione delle attività, salvaguardia, valorizzazione delle opere perchè impegnarsi anche in mostre temporanee che durano solo qualche mese?

Il motivo siamo NOI che le mostre le visitiamo. Molti musei infatti oggi non riescono ad esporre e valorizzare contemporaneamente tutte le opere che hanno in collezione. Quindi ragione numero 1 è proseguire nei loro scopi di esposizione e valorizzazione delle opere. Il secondo motivo principale è quello di attirare nuovo pubblico o di far tornare il proprio pubblico. Inoltre poi, le mostre temporanee sono un ottimo motivo per gli studiosi per focalizzare la loro attenzione su un solo artista o un solo movimento e per noi per focalizzare la nostra di attenzione nella scoperta.

Progetto espositivo mostra
Ci sono vari tipi di mostre temporanee. Queste possono essere legate ad un solo artista e in questo caso si dividono a loro volta in antologiche che riportano alcune delle sue opere principali dagli inizi fino alla fine della sua carriera o tematiche in cui si espongono tutte le opere realizzate da un solo artista ma legate ad un tema specifico. Poi ci sono quelle collettive legate ad un solo movimento artistico in cui possono essere incluse opere di movimenti affini o precedenti o successivi nella storia per raccontare l’influenza e l’importanza del movimento principale. E infine le esposizioni temporanee collettive tematiche che affrontano un tema generico e espongono in tutta la storia dell’arte o in 100 anni come quel tema è stato affrontato.

Differenza tra mostra temporanea e esposizione permanente
Le principali differenze quindi tra esposizione permanente e temporanea sono: la durata dell’esposizione, la proprietà delle opere esposte, il tema del percorso che ci guiderà e spesso anche l’allestimento che per le temporanee è più immersivo rispetto alle permanenti.

Prendiamo ad esempio la mostra di Olafur Eliasson alla Tate Modern di Londra.
La scelta dal punto di vista curatoriale è stata quella di creare una mostra antologica ma non cronologica. Non cronologica vuol dire che le opere esposte non erano in ordine temporale dalla meno recente alla più moderna. Inoltre per via del fatto che diverse opere sono di grandi dimensioni o richiedono degli spazi isolati sono state costruite finte stanze e pareti.
E dato che come spesso accade anche in questo caso al tavolo degli organizzatori della mostra si sono seduti lo studio dell’artista e il suo team è stato possibile portare anche modelli e materiali di studio che appartengono all’archivio di Eliasson.
Poi un’altra scelta che si sta diffondendo è quella di dare un assaggio dei lavori anche a chi la mostra non può visitarla o non è attirato inizialmente. E infine quella di creare materiali gratuiti.

Video originale su YouTube pubblicato da ArtandtheCities-Viaggi, storia e mercato dell’arte. Rating 0



Che ne dici di una pausa?

Scopri le ultime imperdibili occasioni su Amazon Italia prima che finiscano



Hai voglia di viaggiare? Qui trovi le offerte low-cost di booking.com, leader al mondo per le prenotazioni online.