Il 3 luglio gli utenti Wikipedia Italia non possono visualizzare i contenuti, oscurati da un invito degli autori a farsi sentire presso i propri rappresentanti al Parlamento Europeo affinché venga bloccata l’orrenda Direttiva Copyright che limiterebbe notevolmente la libertà di espressione in rete.

Si tratta dell’ennesimo favore degli eurocrati alle major, a danno dei cittadini. Questo dopo l’introduzione del GDPR, il nuovo regolamento sulla privacy che è costato tantisismo a piccole e medie aziende, non solo in Europa, e mette a serio rischio il business a causa delle multe milionarie previste per chi trasgredisce le rigidissime regole.

In fatto di Copyright, il Movimento 5 Stelle col suo leader Luigi Di Maio si è dichiarato subito pronto a non recepire la direttiva in Italia, ma questo potrebbe non bastare in quanto nello spazio europeo varrebbero le regole del paese che la recepirà coi termini più stringenti – anche su questo la Commissione Europea ha fallito nel proporre un’unica soluzione, come spesso accade, lasciando spazio all’anarchia ossia a quello che vorranno fare i singoli Paesi.

Ecco il messaggio di Wikipedia:

Il 5 luglio 2018 il Parlamento europeo in seduta plenaria deciderà se accelerare l’approvazione della direttiva sul copyright. Tale direttiva, se promulgata, limiterà significativamente la libertà di Internet.

Anziché aggiornare le leggi sul diritto d’autore in Europa per promuovere la partecipazione di tutti alla società dell’informazione, essa minaccia la libertà online e crea ostacoli all’accesso alla Rete imponendo nuove barriere, filtri e restrizioni. Se la proposta fosse approvata, potrebbe essere impossibile condividere un articolo di giornale sui social network o trovarlo su un motore di ricerca. Wikipedia stessa rischierebbe di chiudere.

Da qui si può approfondire e diffondere la protesta tramite i propri europarlamentari

Di Mario Pargola

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